martedì 7 giugno 2016

COLONIA: #cinemadidenuncia

Se vai al cinema col Babbo (....che mi sopporta dalle superiori!!!) non puoi andare a vedere un film banale. Come quando, da piccoli, lo trascinavo a vedere film come “Non ti muovere” di Sergio Castellitto. Grandi soddisfazioni.
Dopo un paio di visioni di trailers ci convinciamo su questo: COLONIA


Colonia sta per “Colonia Dignidad”, un piccolo villaggio cileno a 350 km dalla capitale Santiago, nel Sud dimenticato da Dio, che diventa punto nevralgico e sede di atrocità dopo il Golpe di Pinochet.
Si tratta di un film denuncia, omaggio del regista premio oscar Florian Gallenberger alle migliaia di vittime. Emma Watson (decisamente cresciuta e sempre più brillante), Daniel Bruhl (Bastardi senza gloria) e Michael Nyqvist (Uomini che odiano le donne) i protagonisti.
Notevole interpretazione di Nyqvist nei panni del “cattivo”: non un personaggio inventato stavolta, ma bensì realmente esistito. Paul Schafer è un ex arruolato delle SS che fugge dalla Germania perché accusato di molestie su orfani e diventa guru della Colonia, conosciuta anche come Villa Baviera.
Gli eventi storici si fondono con la relazione amorosa di Lena e Daniel nel migliore dei modi: il focus rimane sulle devastanti torture subite dagli oppositori del Generale diventando i cosidetti “desaparecidos”, ma ci si appassiona alla causa di questi due innamorati che cercano di salvarsi dall’incubo che è la Colonia, perché “si entra, ma raramente si può uscire”.


Un po’ lenta la parte centrale del film, ma l’adrenalina che si accumula nella parte finale è senza precedenti.
Il regista ha letto l’autobiografia di uno degli “ex coloni” e ho intenzione di fare altrettanto. Mi ero già interessata a questo periodo storico, in passato, leggendo dei romanzi di Isabel Allende (consiglio “D’amore e Ombra”) e ora siamo nella fase “a volte ritornano!”.
Solamente 10 anni fa ci sono state le scuse ufficiali per tutte le violenze compiute e solo ora, grazie al Governo Merkel, saranno accessibili i documenti relativi al villaggio degli orrori.
Villaggio che tutt’oggi esiste. Ebbene sì. Ovviamente sono state fatte delle opportune modifiche, ma il Villaggio è più che operativo ancora adesso.
Insomma, uno di quei film che fa riflettere. QUANTO ANCORA DOBBIAMO COMMETTERE GLI STESSI ERRORI?

Buona visione. E, se sei come me, buone lacrime.

Nessun commento:

Posta un commento